giovedì 7 gennaio 2016

L'Arabo Felice

Gli Speleo sono come una grande famiglia, anche se si vive a centinaia di km di distanza, ci si vede poche volte all'anno ma quando insieme si fanno esperienze vere, tutto questo ci lega e ci mantiene sulla stessa lunghezza d'onda. Così è stato con Fabio Salerno, noi del GGS lo abbiamo conosciuto in una domenica di riprese video in Calati, giornata che poi si rivelò speciale per l'esplorazione inattesa del Ramo delle Fanciulle (vedere sul blog la notizia del 18 luglio 2015). Quella giornata fu inattesa e speciale per molti di noi e per gli amici Valdostani che vennero a darci una mano. Tra loro c'era Fabio Salerno che fu il primo a seguire le due Fanciulle, Martha ed Elena, ad esplorare il ramo a loro dedicato.
Ma come tante cose impreviste, Fabio Salerno il 26 dicembre scorso se ne andato. Uniti con gli amici Valdostani nella triste notizia, come da loro richiesta, ci fa piacere dedicare a Fabio la sala concrezionata che c'è alla fine del Ramo delle Fanciulle, battezzandola Sala dell'Arabo Felice.

Ciao Fabio

Fabio, l'Arabo Felice - Archivio "Sulle Strade dell'Avventura"

lunedì 4 gennaio 2016

2016, si riparte dal M. Generoso

La prima meta del 2016 è il M. Generoso. In questo monte importanti fenomeni carsici sono stati esplorati negli anni sia da speleologi ticinesi che lombardi. Il fatto che l'area è divisa tra i due Stati comporta confusione nei dati, "errori" o mancata comunicazione dei posizionamenti delle grotte.
Per il Prog. Tupaca, che riguarda la risistemazione dei dati catastali della Lombardia e loro gestione con un Database informatico, risulta quindi importante poter fare un aggiornamento dei dati o raccoglierne di nuovi per riempire le lacune degli ultimi anni. Così mi metto in testa di fare un giro sul Generoso in questo inverno anomalo senza neve.

Panorama con la prima neve dell'anno - Foto A. Ferrario
Il 3 gennaio, puntualmente dopo la prima leggera nevicata del 2, ci troviamo a Saronno io, Carlo del GGS, Gian Domenico Cella (GGNovara) e Cristina Ciapparelli. Saliamo in Val d'Intelvi e la poca neve scesa è sufficiente per non riuscire a salire con l'auto all'Alpe d'Orimento, da dove pensavo di partire a piedi. Quindi scatta il Piano B, andiamo ad Erbonne e partiamo dal basso per rivedere le grotte. Peccato che a 3 km dal paese compaiono dei cartelli di divieto di transito per strada Agro silvo pastorale. L'ultima volta che venni da queste parti era circa 10 anni fa e questi cartelli non me li ricordavo. Parcheggiamo quindi con un pò di disappunto e ci avviamo verso Erbonne. Arrivati al borgo decidiamo di andare a riposizionare per prima la Tana di Erbonne. Partiamo decisi ma finiamo subito in Svizzera. Guardiamo le carte e le coordinate ma non capiamo bene, Gianni quindi pensa di tornare alla vecchia maniera, chiedere agli indigeni le indicazioni. Così salta fuori un simpatico abitante del borgo che ci mostra dov'è a grotta e ci da alcune indicazioni.