L'inverno 2015/16 si sta rilevando particolare per le alte temperature e assenza quasi totale di neve, almeno per ora. Le grotte sono in condizioni di magra e anche i ghiacciai sono incredibilmente liberi dalla tradizionale copertura di neve che li ricopre in questo periodo.
Viste quindi le condizioni meteo particolari ne voglio approfittare per fare un giro alla fronte dell'Aletsch per verificare la presenza di qualche grotta subglaciale. Siamo solo io e Marghe. L'escursione è unica non solo per le condizioni meteo particolari, per il cielo senza una nuvola e con assenza di vento, ma anche per i costosissimi impianti di risalita svizzeri.
Ma le previsioni meteo sono ottime e non possiamo farci scappare questa occasione. Dato che però l'uscita ha un certo impegno oneroso non potremo permetterci di ritornare a breve quindi se dovessimo trovare delle grotte dovremo cercare di documentarle il più possibile... e alè che lo zaino si riempe sempre di più.
Il 28 partiamo quindi alle 5.30 da casa e arriviamo a Morel Felit con le prime luci del giorno. Dopo un rischiosissimo (e costosissimo) cappuccino svizzero prendiamo gli impianti per salire a Riederalp e da lì alla stazione di Moosfluh a quota 2.335 m. Rimaniamo subito abbagliati dal panorama super figo dell'Aletsch, i soldi spesi ne sono valsi la pena, e siamo solo all'inizio.
Panorama sull'Aletsch appena arrivati in cresta - Foto A. Ferrario |
Dovremmo incamminarci ma il panorama è così bello che non resistiamo a non fare una pausa fotografica. Dopo un pò di scatti ci incamminiamo. Iniziamo per scendere verso la stazione di Hohfluh e in un punto non ben preciso decido di seguire una traccia nella neve che sembra scenda bene lungo il versante che ci porterà al ghiacciaio. Indicazioni non ce ne sono ma il panorama è così aperto che è facile orientarsi.
Il sentiero me lo aspettavo più diretto e invece tende a zig zagare facendo lunghe deviazioni. Il bosco di larici e pini cembri è spettacolare. Dopo un cartello, proseguiamo in discesa e dalle tracce un pò vecchie nella neve è evidente che siamo gli unici in questa zona. All'improvviso un incontro spettacolare con due camosci a pochi metri di distanza. Eravamo in silenzio e loro probabilmente non si sono spaventati con la nostra presenza. Si spostano trotterellando davanti a noi consentendomi di fare qualche scatto decente e qualche breve video, spettacolo! Poi si allontanano e noi riprendiamo a seguire le nostre tracce.
L'incontro inatteso con i due camosci - Foto A. Ferrario |