In queste settimane il Gruppo di Lavoro Meteoipo della Federazione Speleologica Lombarda sta realizzando uno dei più ampi tracciamenti delle correnti d'aria, relativo alle grotte, che si sia mai realizzato fino ad ora. Il Pian del Tivano, con i suoi oltre 80 km di grotte, si presta bene per poter testare queste nuove tecniche su complessi carsici così vasti.
L'idea è di "lanciare" il tracciante in poche e selezionate grotte ad "ingresso basso" che in questo periodo aspirano aria. Poi si posizionano i captori nel maggior numero di grotte possibile che attualmente soffiano aria calda, formando i tipici "buchi nella neve".
Il nostro gruppo si è appassionato in questa ricerca e nel week end del 7/8 Febbraio siamo andati a dare una mano nel posizionamento dei captori per fare il "bianco", che servono per verificare se e con quale concentrazione le sostanze che saranno immesse nell'ambiente sono già presenti nell'aria che attraversa le grotte.